Monte Antico
Da poco più di quarant’anni, il vino d’Italia nel mondo porta un nome anglosassone – quello di Neil Empson. Neozelandese di nascita, italiano per passione, esplorò la penisola vinicola e ne esportò le gemme nascoste. Monte Antico, nasce nel 1977 con il sempre prezioso apporto dell’amico fidato ed eccellente enologo Franco Bernabei. In tutti questi anni, Monte Antico ha raccolto innumerevoli consensi fra i più autorevoli al mondo. “A consistently wellmade offering”, secondo Robert Parker, sofisticato e potente critico statunitense che lo reputa anche “one of Italy’s better values” da sempre: dunque, qualità ottima e costante ed ottimo rapporto qualità/prezzo. “Delicious”, secondo Wine Spectator. “This wine keeps getting better with every vintage”, migliora ogni annata che passa, secondo il Washington Post… E così via.
Paradossalmente, questo blend di Sangiovese, Merlot e Cabernet Sauvignon che esprime accenti vellutati tanto italiani – di viola, susina, ciliegia e di terra toscana – viene lodato e descritto da oltre quarant’anni non nella lingua di Dante ma in quella di Shakespeare. Il motivo è semplice: è soltanto dal 2009 che Monte Antico è disponibile in Italia, in contemporanea con il lancio di Supremus, punta di diamante del concept originario.